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Regionalismo siciliano e
problema del Mezzogiorno (1981)
Collana
Rodolfo Morandi Svimez, Giuffrè
Editore Milano
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E' una antologia curata da
Salvatore Butera e pubblicata dalle Edizioni Giuffrè
nell’ambito della collana SVIMEZ intitolata a Rodolfo Morandi. Il libro
venne composto fra il ’75 e l’80 sotto la guida di un comitato scientifico
presieduto da Pasquale Saraceno e del quale faceva parte fra gli altri
Piero Barucci. L’obiettivo è quello di capire come la Sicilia si è vista in
rapporto al Mezzogiorno durante gli anni cruciali del secondo
dopoguerra e dell’Autonomia. Il materiale è ordinato in cinque
periodi, il che costituisce forse il primo tentativo di
suddividere la storia politica della Sicilia dal 1943 al 1980. Il saggio
introduttivo dell’autore consta di oltre ottanta pagine ricche di
note.
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L’utopia meridionale (1985)
Palumbo
Editore Palermo
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è sostanzialmente una raccolta ragionata
degli articoli di fondo pubblicati dall’autore sul Giornale di Sicilia su
temi economici e soprattutto meridionalistici, con una prefazione di
Sergio Zoppi, allora presidente del FORMEZ.
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Esposti a Mezzogiorno
(1993)
Flaccovio Editore, Palermo
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E'
anch’esso una raccolta di scritti, relazioni, interventi ma anche articoli
già apparsi sul “Sole 24 Ore” e su altri quotidiani e periodici, con una
prefazione di Romano Prodi.
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Il Mezzogiorno fra passato e
futuro (1998)
Queriniana, Brescia
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Apparve presso una piccola
editrice bresciana nell’ambito delle lezioni dell’Istituto Pedro Arrupe di Palermo del quale Butera fu uno dei primi
docenti (con L.Orlando e F.Renda) chiamatovi da Padre Sorge. Sono grosso
modo i temi dei corsi annuali allora tenuti presso l’Istituto.
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L’isola difficile (1999)
Rubbettino, Soveria Mannelli
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è
anch’esso una raccolta di saggi più impegnativi tenuti in occasione
di convegni prevalentemente storici e storico economici, con una bella
prefazione di Piero Bevilacqua.
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Aspetti e tendenze dell’economia
siciliana (2000)
Collana
Svimez, Il Mulino, Bologna
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è
un volume collettaneo composto nei primi anni 2000 e curato da Butera e da
Giuseppe Ciaccio, capo del nucleo di ricerca economica della Banca d’Italia
di Palermo. Butera apre il volume con Maria Teresa Dispenza
con un excursus storico dell’economia siciliana dal secondo dopoguerra ad
oggi. Il volume edito da Il Mulino nelle collane della SVIMEZ è
tuttora citatissimo perché contiene fra l’altro importanti
scritti di economisti come A.Asmundo, F.Mazzola, A.Hoffmann, e
molti altri.
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La città sconosciuta (2008)
Kalòs, Palermo
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“La città sconosciuta”, che è
evidentemente Palermo, raccoglie alcuni articoli ordinati per temi
fra quelli pubblicati da Butera come editorialista della
edizione palermitana del quotidiano La Repubblica. Il libro è
arricchito da uno scritto autobiografico dell’autore e da un saggio dello
stesso sul Milazzismo e l’autonomia
regionale, molto critico su questa esperienza politica sovente
sopravvalutata.
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La Sicilia che non c’è (2017)
Torri del Vento, Palermo
Dalle strade
di Palermo percorse e ripercorse fra nostalgia, sconforto e difficili con-
fronti, alle vicende economiche di un’Isola della quale viene messa in
dubbio l’appartenenza stessa alla comunità
nazionale, anche in conseguenza del fallimento dell’Autonomia regionale;
dalle sorti del Banco di Sicilia, finito non per presunte con- giure
nordiste quanto piuttosto per suoi limiti interni, ai molti ricordi, alle
testimonianze, ai libri letti e amati. Salvatore Butera conduce ancora una
volta in queste pagine la sua battaglia solitaria alla ricerca di una
Sicilia che non c’è, una Sicilia che nonostante tutti i mutamenti e i
molti passi in avanti non si può ancora
definire pienamente moderna, interessata al progresso del Paese di cui
è parte e che però così poco la conosce. Torna la Sicilia
segregata di Gentile? Certamente no, dopo un secolo i tempi sono troppo
cambiati. Ma l’opinione pubblica italiana continua a confinare l’Isola in
un cantuccio marginale su cui sta scritto “mafia” e “Autonomia regionale”,
entrambe fi- nite. Una terra che cresce nel turismo
e nell’enogastronomia ma che stenta a farsi largo nelle attività
produttive, nella concorrenza, nella competizione del mercato. Utopia?
Forse, ma anche passione civile e coraggioso impegno personale.
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